Il 15 giugno 1752 nel Massachusetts Benjamin Franklin, facendo volare un aquilone di seta (più adatta della carta a resistere gli scrosci di un temporale) riesce a portare a considerevole altezza la punta acuminata che deve attirare le saette e dimostra la natura elettrica dei fulmini. All’altro capo del filo Franklin raccoglie sufficiente elettricità da produrre evidenti scariche (che vi fosse legata la leggendaria chiave non è invece sicuro). Per i nostri occhi abituati alle fotografie micro e macroscopiche la somiglianza tra le scariche nel cielo e quelle in laboratorio sembra una cosa quasi scontata, ma non lo era affatto in quegli anni, in cui le scariche che si producevano a comando non erano normalmente di dimensioni superiori al centimetro. Nel settembre 1752 Franklin realizza il primo parafulmine, che installa sulla sua casa, sia per proteggerla dalle folgori, sia per disporre di “fluido elettrico” da utilizzare nei suoi esperimenti durante i temporali.